RORY BLOCK

Ain't Nobody Worried
Stony Plain Records

8/10 23.03.2023   |   Alberto Albertini
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Photo credit: foto di Sergio Kurhajec
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Photo credit: foto di Sergio Kurhajec
Bisogna ammettere che i primi vent'anni di Aurora Block, in arte Rory Block, risultino alquanto affascinanti. É originaria di Princetown in New Jersey ma cresce a Manhattan, più precisamente nel Greenwich Village, dove suo padre Allan Block (anche lui musicista) gestiva un negozio di sandali. Proprio grazie a lui entrò in contatto con i pittoreschi personaggi folk che brulicavano nel Village nei primi anni '60, riuscendo ad assistere ad alcune jam session di giovani artisti come John Hammond, Maria Muldaur e John Sebastian. Da quel momento nacque la sua passione per la musica, che la porterà a studiare chitarra classica. Sarà fondamentale per lei l'incontro con il chitarrista Stefan Grossman, che la inizierà al Mississippi Delta Blues fino al punto da farla innamorare follemente di quelle sonorità e decidere, all'età di quindici anni, di lasciare casa per partire insieme a lui ad apprendere direttamente l'arte del mestiere dai suoi sacri maestri.
La giovane adolescente Aurora riesce ad affinare la sua tecnica avendo la fortuna di suonare insieme a giganti del genere come Mississippi John Hurt, Son House, Bukka White, Mississippi Fred McDowell, Skip James e il Reverendo Gary Davis (ognuno di loro ampiamente omaggiato con i sei rispettivi ottimi album tributo della Mentor Series).
Un'esperienza come questa ti segna per sempre e Rory Block negli anni successivi diventa una delle più amate e apprezzate acoustic blues woman, vincendo per sette volte il prestigioso Blues Music Awards. Quest'ultima uscita discografica intitolata Ain't Nobody Worried compone il terzo volume della serie Power Woman Of The Blues, i volumi antecedenti sono rispettivamente A Woman's Soul A Tribute To Bessie Smith del 2018 e Prove It On Me uscito nel 2020. A differenza dei due album precedenti dove venivano rilette perlopiù cover di blues tradizionali, quest'ultimo si concentra su dei grandi classici delle donne più contemporanee della musica americana spaziando dal soul al R&B.
RORY BLOCK
Photo credit: La copertina di Ain't Nobody Worried di Rory Block
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Photo credit: La copertina di Ain't Nobody Worried di Rory Block
La potente canzone I'll Take You There (The Staples Singer) apre il disco, con la quale Block rende omaggio soprattutto all'ineguagliabile voce e personalità di Mavis Staples. Un gioiello gospel che non perde niente della sua grinta originale in questa splendida rivisitazione, il suono sublime dettato dalla sei corde della chitarrista statunitense rende il brano superlativo.
Il classico Midnight Train To Georgia di Gladys Knight & The Pips è un'altra ottima cover suonata con grande passione. Il disco continua con My Guy di Mary Wells che viene eseguita più lentamente, con un approccio quasi jazz e con una notevole prova vocale della Block. Ancora una volta Rory fa centro con la rilettura della stupenda Fast Car di Tracy Chapman. Come esecuzione la canzone non si discosta tanto da quella pubblicata nel 1988, a far la differenza però è sempre l'elegante e personale suono che riesce a riprodurre con la chitarra slide, davvero impressionante.
Il lamentoso blues Cried Like A Baby di Koko Taylor viene cantato con molta grinta e trasporto, per cercare di omaggiare al meglio la potente blues singer che, come ricorda scherzosamente nelle note del disco, le attribuirà il soprannome “Little Miss Dynamite” durante un tour in Germania nel quale Rory apriva i suoi spettacoli.
Carole King e Bonnie Raitt sono altre due importanti donne che vengono omaggiate in questo terzo volume con le rispettive You've Got A Friend e Love Has No Pride e . La scelta di reinterpretare i suddetti brani è dettata dal fatto che quest'ultimi hanno avuto un forte impatto sulla vita della cantante di Manhattan, riuscendo ad ispirarla ma anche a fortificarla nei momenti più difficili.

L'album contiene anche un'ottima rivisitazione di Lovin' Whiskey, probabilmente il brano più popolare del repertorio di Rory Block, e due classici senza tempo: I'd Rather Go Blind (Etta James) e Dancing In the Streets (Martha And The Vandellas), entrambi eseguiti con l'alta classe che da sempre contraddistingue le sue performance.
La chiusura del disco spetta a Freight Train di Elizabeth Cotten: la versione della Block è estremamente toccante, si percepisce tutta la forte ed appassionata indole blues di Elizabeth, la quale grazie al suo famoso fingerpicking denominato successivamente “picking Cotten” influenzerà moltissimi artisti.
Ain't Nobody Worried rappresenta un ulteriore magnifico album della prolifica discografia di Rory Block. L'evocativa musica che riesce a infondere con la sua straordinaria tecnica nel suonare la chitarra acustica rispecchia pienamente la sua tenace personalità. Fantasia, creatività e divertimento sono alla base di questo progetto e sono da sempre le sue prerogative per suonare il blues: lo dice Rory Block e di questo potete starne certi, perché lei il blues l'ha imparato dalle leggende.
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