In attività discografica sin dagli anni ’60 (il suo primo disco intitolato Rainmaker, inciso per l’etichetta Harvest, è infatti datato 1969), Michael Chapman pubblica all’inizio del 2017 il cristallino album “50”.
L’ultrasettantenne musicista inglese (è nato a Leeds nel 1941) è stato un personaggio sempre ai margini dell’ambiente folk rock britannico. La sua abilità nel suonare la chitarra acustica ha attirato l’attenzione e i plausi di una vasta platea di musicisti, tra cui lo statunitense Steve Gunn, produttore e pure presente con la sua chitarra elettrica nella maggior parte dei dieci brani di “50”.
Alcune tracce sono rivisitazioni di composizioni già presenti in precedenti lavori di Chapman, altre sono state incise per l’occasione. In entrambi i casi, a liriche ispirate a eventi realmente accaduti sono associate sonorità intense, quasi magiche, spesso pregne di affascinante psichedelia.