Willie Nile (nome d’arte di Robert Anthony Noonan) è uno dei più genuini ed efficaci rappresentanti del rock pulito, lineare e incisivo.
Sin dagli inizi di carriera (il suo esordio discografico è datato 1980 e reca come titolo il suo nome e cognome), Nile ha manifestato una scrittura semplice ma mai banale, rivestita di sonorità solide come una roccia e taglienti come una lama di rasoio.
Anche New York At Night (pubblicato ufficialmente il 15 maggio 2020, ma distribuito alcuni mesi dopo a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19) non si sottrae a questa tipologia di pentagramma e prosegue con coerenza e affetto un cammino (non solo musicale) di rispetto e di amore nei confronti della metropoli statunitense.
A brani di rock pimpante (come l’iniziale New York Is Rockin’, la spigolosa The Backstreet Slide, la leggiadra Downtown Girl) si alternano ballate di indubbio fascino (come le amorevoli Doors Of Paradise e Under This Roof, l’appassionata A Little Bit Of Love, l’intimistica The Last Time We Made Love).
Ai cori è presente James Maddock, mentre alla chitarra acustica e al sintetizzatore è impegnato Stewart Lerman, quest’ultimo produttore (insieme allo stesso Willie Nile) di New York At Night e di altri numerosi album del cantautore, nonché collaboratore di artisti quali Crash Test Dummies, Loudon Wainwright III, Acoustic Syndicate, Black 47, Darden Smith e tanti altri.