LLOYD JONES

Tennessee Run
(Vizztone Label Group)

7.5/10 05.12.2020   |   Alberto Albertini
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Lloyd Jones nato a Portland (Oregon, Stati Uniti) nel 1950 è senza dubbio un artista stimato nel panorama blues statunitense. Sono state spese per lui eccellenti lodi da illustri colleghi del calibro di Charle Musselwhite e Robert Cray, oltre ad aver suonato con leggende del blues come B.B. King, Junior Wells, Buddy Guy, Albert Collins, Taj Mahal, Dr. John e molti altri ancora.
Nonostante il suo nome non si possa paragonare per fama a quello degli artisti sopra citati, Lloyd può comunque vantare un curriculum di tutto rispetto. E se con lui il music business è stato avaro, impedendogli una maggiore notorietà (raccogliendo molto meno di quanto abbia seminato) sopra ogni cosa rimane un fatto inequivocabile: l'alta qualità che contraddistingue da sempre le sue ottime composizioni. “Quello che faccio è combinare i ritmi di New Orleans, la semplicità della musica di Memphis e la crudezza del blues, tutto per il ventunesimo secolo”. Questo è il pensiero raccontato da Jones per spiegare come riesce ad attingere e mescolare più influenze musicali, per far nascere la sua personale Swampified American Roots Music, tutta da godere nel suo ultimo album Tennessee Run.
LLOYD JONES
Photo credit: la copertina dell’album Tennessee Run
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Photo credit: la copertina dell’album Tennessee Run
D'altronde basta davvero poco per immergersi completamente nel suono del profondo Sud degli Stati Uniti d'America: You Got Me Good e Me & You sono due brani che riflettono un puro repertorio targato Stax Records. Due canzoni ritmate con i fiati in evidenza a scandire il tempo, mentre l'organo crea un tappeto sonoro molto elegante a sostegno della grintosa Fender Stratocaster di Lloyd. L'irresistibile swing di I Wish I Could Remenber Loving You è dettato dagli ottimi fraseggi di piano blues di Kevin McKendree, in grado di renderlo un brano molto gioioso, ulteriormente arricchito dalla presenza della seconda voce di Teresa James. Il dinamico funk di Where's My Phone? (composizione eccellente, tra le migliori del disco, per il quale molto probabilmente i Tower Of Power farebbero carte false) viene arrangiato magnificamente da un preciso e sostenuto contrappunto di fiati, tale da offrire sostegno al timbro vocale di Jones in perfetta simbiosi con il tagliente suono della sua chitarra.
Lo Stax Sound si ripresenta nella soul ballad A True Love Never Dies a richiamare sonorità tanto care al grande Otis Redding, dove ancora una volta il leader esegue un assolo di pregio, molto passionale, con poche note ma di grande effetto.
Nello swamp blues Bayou Boys, le percussioni di Reinhardt Melz riproducono un pattern ritmico ondeggiante tipico di New Orleans, corredato da un pregevole assolo di sassofono tenore di Jim Hoke e da un'altra eccellente performance di Kevin all'organo. Delbert McClinton è invece l'ospite d'onore, in veste di cantante, in Everybody's Somebody's Fool: essendo anche il co-autore della canzone insieme a Jones, il brano risente in particolare della sua lucida scrittura e si accosta alle composizioni del recente lavoro in studio del musicista texano.
Se Turn Me Loose è un delizioso divertissement rock'n'roll, That's All I Want è un altro intrigante viaggio attraverso le paludose atmosfere bayou della Louisiana, con il pregio di essere accompagnato dalla trascinante voce di LaRhonda Steele.
Come abbiamo detto precedentemente, è il mix di sonorità legate alla musica soul, R&B e funk a rendere estremamente accattivante il groove di Jones. Non c'è quindi da stupirsi se durante l'ascolto di Love Is Eveything veniamo musicalmente avvolti da un richiamo del leggendario studio di registrazione Muscle Shoals in Alabama e se nella stupenda Every Time We Went ritroviamo sentori legati alla magica musica soul di Eddie Hinton durante la registrazione del suo classico Very Extremely Dangerous. Chevrolet Angel è l'ennesimo ottimo brano del disco, un altro energico R&B dove possiamo apprezzare la band perfettamente a suo agio nel seguire i riff di chitarra muscolosi e taglienti dettati dalla Stratocaster di Jones.
Nella discografia di Lloyd Jones, Tennessee Run riesce a dimostrare più di ogni altro disco tutte le sue abilità, come compositore, cantante e fine chitarrista, regalandoci ancora una volta delle grandi canzoni piene di passione.
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