Mike Welch è un quarantaquattrenne chitarrista statunitense dotato di una invidiabile classe interpretativa. Sin da giovanissimo ha sfoderato una tecnica dirompente abbinata a una travolgente passione per la musica blues. Una tal elevata bravura che gli è valso (dopo un’esibizione alla House Of Blues di Cambridge in Massachusetts tenuta nel 1992) il soprannome di "Monster" da parte del titolare del locale, il musicista e attore Dan Aykroyd.
Dopo aver fatto parte della procace formazione Sugar Ray & The Bluetones, nel 1996 Welch inaugura la propria carriera solista con l’album These Blues Are Mine.
L’amore per la musica blues (una dedizione che, in anni recenti, gli ha fruttato ben tre candidature riguardanti il Blues Music Award) è palese anche nel suo recente, grintoso lavoro discografico Nothing But Time.
Delle 14 complessive tracce del disco, ben 10 recano la firma del titolare. I restanti tre brani sono omaggi a musicisti ai quali Monster Mike Welch ha da sempre riconosciuto il ruolo di "maestri": Robert Johnson (con la rilettura di If I Had Possession Over Judgement Day e di Kind Hearted Woman Blues), George Harrison (I Me Mine) e Buddy Guy (con la personale, inarrestabile e vigorosa reinterpretazione di Ten Years Ago).